Celiachia e salute orale: il ruolo dell’odontoiatra nella diagnosi e nel trattamento

La celiachia è una condizione cronica in cui l’ingestione di glutine provoca una risposta immunitaria anomala, danneggiando la mucosa dell’intestino tenue. Questo danneggiamento compromette l’assorbimento dei nutrienti, portando a anemia, osteoporosi e disturbi neurologici.
La diagnosi precoce e l’adozione di una dieta priva di glutine sono fondamentali per prevenire tali complicanze.

Uno dei segnali più comuni è rappresentato dai difetti dello smalto dentale, che si manifestano con macchie bianche, giallastre o marroni, striature o un aspetto traslucido dei denti, in particolare incisivi e molari. Queste alterazioni sono simmetriche e bilaterali e permanenti, non regrediscono con la dieta priva di glutine, rendendo necessaria una diagnosi tempestiva.

La presenza di afte orali ricorrenti è un altro segnale indicativo. Le afte si presentano come ulcere dolorose sulla mucosa orale (pavimento orale, mucosa geniena, superficie interna delle labbra e ventre linguale). Nei pazienti celiaci possono essere più frequenti e persistenti a causa di carenze di ferro, acido folico e vitamina B12.

La glossite atrofica è caratterizzata dalla perdita delle papille linguali, che rende la lingua liscia, rossa e lucida.
La lingua a carta geografica presenta aree eritematose con bordi biancastri, creando un aspetto simile a una mappa. Entrambe possono migliorare con una dieta priva di glutine.

Nei bambini celiaci si osserva spesso un ritardo nell’eruzione dei denti permanenti, dovuto al malassorbimento di nutrienti. È importante che genitori e dentisti siano consapevoli di questo segnale per avviare accertamenti tempestivi

La xerostomia è una condizione in cui la produzione di saliva è ridotta. Nei pazienti celiaci può derivare da infiammazione autoimmune delle ghiandole salivari. Poiché la saliva protegge la mucosa orale e previene la carie, la sua riduzione aumenta il rischio di infezioni e problemi dentali.

L’odontoiatra può svolgere un ruolo cruciale nella diagnosi precoce della celiachia.
Attraverso l’osservazione delle manifestazioni orali, può identificare segnali sospetti e indirizzare il paziente a ulteriori accertamenti medici, anche in assenza di sintomi gastrointestinali evidenti.

Nei pazienti con difetti dello smalto o xerostomia, il dentista può potenziare la prevenzione con applicazioni topiche di fluoro, dentifrici remineralizzanti e collutori specifici per la protezione dello smalto.

In collaborazione con il medico curante o nutrizionista, l’odontoiatra può suggerire accertamenti per carenze di ferro, vitamine del gruppo B o folati, che aggravano afte e glossite, favorendo una gestione multidisciplinare del paziente.

È fondamentale che i materiali odontoiatrici — paste, sigillanti, cementi, prodotti domiciliari — siano privi di glutine e contaminazioni crociate, richiedendo accurata selezione dei materiali.

Il paziente celiaco può necessitare di controlli più frequenti per monitorare lo smalto, le lesioni orali e l’igiene generale, specialmente nelle fasi iniziali della diagnosi.

L’odontoiatra deve educare il paziente celiaco a una corretta igiene orale e alimentare, aiutandolo a riconoscere precocemente i segnali sospetti e a evitare abitudini dannose.

La diagnosi precoce della celiachia è essenziale per prevenire complicanze a lungo termine.
Una dieta priva di glutine può portare alla remissione dei sintomi e alla prevenzione dei danni permanenti, sia intestinali che orali. Nei bambini, può inoltre prevenire ritardi nello sviluppo e problemi di crescita.